Fondi russi alla Lega, il Pd prepara una mozione di sfiducia nei confronti di Matteo Salvini. Il leader della Lega avrebbe la maggioranza dalla sua ma serve il Movimento Cinque Stelle.
Il Partito democratico vuole sfiduciare Matteo Salvini sul caso dei fondi russi alla Lega.
Sono due gli aspetti che complicano la posizione del Ministro dell’Interno. Gli sviluppi delle indagini, che vedono ora anche Meranda nel registro degli indagati, e il colpo di testa del premier Giuseppe Conte che ha deciso di anticipare il vicepremier leghista andando a riferire in Senato. Con questa mossa il capo del governo va a screditare il suo vice, secondo cui non ci sarebbe nulla di cui parlare alla presenza delle istituzioni.
Fondi russi alla Lega. Il Pd prepara una mozione di sfiducia contro Salvini
Il Partito democratico non ha apprezzato il rifiuto di Matteo Salvini, invitato a più riprese alla Camera, e ora l’intenzione dei dem è quella di procedere con una mozione di sfiducia nei confronti del leghista. La seconda mossa nel tentativo di affondare il leader della Lega porta la firma di Carlo Calenda, intenzionato a chiedere una commissione speciale europea per fare luce sul caso dei presunti fondi russi alla Lega.
La maggioranza dalla parte del leader della Lega. Ma serve un MoVimento ‘fedele’
Per la mozione di sfiducia serve la firma di almeno 63 parlamentari. A quel punto il leader della Lega sarebbe di fatto costretto a confrontarsi con la Camera. Di fatto le conseguenze per il leader del Carroccio si fermerebbero qui visto che la maggioranza, salvo clamorosi colpi di scena, è dalla parte del Ministro dell’Interno che non sarebbe sfiduciato.